(Progetto architetto Gaetano Minnucci 1939)

Stralcio tratto da  "ARCHITETTURA rivista del sindacato nazionale Fascista Architetti" diretta da Marcello Piacentini - 1939 - articolo di Plinio Marconi

S.E. Renato Ricci, ora Ministro delle Corporazioni, durante la sua permanenza al Comando dell'Opera Nazionale Balilla, ora Gioventù Italiana del Littorio, istituzione da Lui fin dall'inizio organizzata con illuminata fattività, ha tra l'altro provveduto, come è ben noto, alla costruzione di un imponente complesso di edifici destinati alla cultura fisica e spirituale della Gioventù italiana; il cui tipo assolutamente originale, resterà nel tempo a ricordare e a caratterizzare una delle attività e provvidenze più benefiche e lungimiranti del Fascismo. Tra le più importanti Case della G.I.L., erette in ogni parte d'Italia, è appunto questa, romana, sorta a Montesacro nella Città Giardino Aniene, il cui progetto è dovuto a Gaetano Minnucci. Trattasi non di edificio soltanto, ma di un complesso urbanistico, costituito di fabbricati e sistemazioni collaterali, campi sportivi, giardini, strade, servizi, dotati di pregi singolari, tanto per quel che concerne la competizione planimetrica degli spazi, quanto per l'architettura delle costruzioni. La quale insiste su una formazione plastica densa di contenuto, conciliante i pregi di una distrubuzione interna funzionalmente ottima e articolata con sottili accorgimenti struttivi, specialmente negli organi interni più complessi, quali la palestra e la piscina; con quelli di un'espressione estetica saporosa, chiara, semplice, moderna, assai consona al tipo particolare di edificio. La Modernità e la peculiare idoneità sono insite essenzialmente nella concezione organica fondamentale, caratterizzate dall'armonico gioco di volumi puri onde sono articolati i corpi di fabbrica; dalla disposizione dei pieni e dei vuoti schiettamente e nettamente in essi intagliati; elementi tutti valevoli a determinare accordi di masse, di spazi, di forme, sufficienti per se stessi a conferire espressione al complesso; caratterizzata ancora dalla vastità e larghezza delle aperture, interne ed esterne, onde l'atmosfera, sole, aria, paesaggio, si diffondono liberamente ovunque, e gli ambienti si compenetrano l'un l'altro, annullandosi quasi il valore limitativo e occlusivo del muro. La gioventù che lietamente frequenta questo luogo di riposo e di serenità ha così il senso di comunicare vastamente con il gaio mondo esterno e di fraternizzare con i camerati svolgenti i loro studi, i loro giochi, i loro esercizi negli ambienti vicini; insieme progredienti verso una vita fatta di forza, di sana confidenza nella natura, di ottimistica e luminosa speranza dell'avvenire. Cotesti caratteri costruttivi ed architettonici sono ormai divenuti canonici in edifici del genere; e la bella Casa della G.I.L. di Gaetano Minnucci li possiede assai felicemente. Plinio Marconi

Obiettivi dello studio di valorizzazione dell'opera

L'architettura del ventennio, progettata e decorata dai più noti artisti degli anni trenta e trascurata e trascurata per oltre mezzo secolo, è oggi rivalutata dai filologi dell'arte, valorizzata da mostre e celebrata da libri. Solo di recente infatti, cadute le pregiudiziali ideologiche, si è cominciato a studiare quanto, del nostro dopoguerra, era rimasto degli anni trenta accuratamente fuori dai manuali della storia dell'arte. Il complesso di Minnucci in realtà non sembra ancora essere visto sotto questa ottica, infatti per quanto la sua importanza non sia da meno di altri edifici del genere a Roma ed in Italia, non è ancora stato oggetto di attenzioni per il recupero e la salvaguardia. Sarebbe auspicabile che un intervento globale, in accordo con i tempi e le necessità attuali, e sulla scia delle attività conseguenti il nuovo "Codice dei Beni Culturale e del Paesaggio", ripristinasse il valore dell'opera.

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  Valorizzazione dei beni

• Tutela

• Recupero

• Analisi tecnico funzionale

• Contenimento consumi energetici

• Energie alternative

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